La Botega da la Lavizzara
“LA BOTEGA DA LA LAVIZZARA”
Ringraziamo fin da ora chi trovera tempo ed energie per leggere la nostra presentazione , per noi non si tratta solo di piani finanziari, tabelle, calcoli o quant’altro, ma di un progetto tutto al famminile da sempre fino ad oggi.
Un progetto che parla di una valle che vuole vivere, di una valle che resta al passo con i nuovi tempi per continuare a risorgere, e crede ancora nel ripopolamento. Una valle che ricorda la sua storia e non la vuole dimenticare , la vuole trasmettere alle nuove generazioni e vuole scriverne dell’altra. Una valle di gente emigrata, di gente arrivata da via, di gente che se n’è innamorata e non se n’è più andata. Una valle con fiumi, montagne, alpeggi, ottimi formaggi di ogni tipo, pascoli verdi, animali da reddito e fauna selvatica, cieli azzurri da mozzare il fiato e notti stellate come non mai, lontano da luci di città. Una valle dinamica dove ci sono attività importanti: dal metalcostruttore alle ditte di trasporto, dall’estrazione del marmo alla scuola di scultura; impresari edili, falegnami, meccanici, carrozzieri e perfino una ditta che produce pettorine per cani guida, l’unica in Svizzera. Contadini che pettinano le montagne e le rendono ancora piu belle; donne che lavorano e fanno le mamme, che non si arrendono, che corrono giù in città per ogni esigenza, ma vogliono crescere i loro figli in valle, pur sapendo che forse un giorno i figli cresciuti se ne andranno via per studiare o lavorare, ma con la speranza nel loro ritorno prima o poi. Di nonni e nonne che raccontano la valle di un tempo davanti ad un camino acceso con cicitt che sfrigolano sul fuoco, che vangano gli orti, che non dimenticano le lune, che ce le insegnano, che ricordano i detti; raccontano l’evoluzione della valle, e forse anche a loro dobbiamo la volontà di non arrenderci, perchè pur con la schiena piegata e gli acciacchi, loro non mollano mai.
Una valle che sa essere cruda e dura, ma che al ritorno di ogni primavera sa regalare magnifici paesaggi ed emozioni ad ogni turista e agl’abitanti dei villaggi abbarbicati tra terrazzi e costoni di roccia. Una valle che ad ogni nascita esulta e spera, spera per la sua scuola elementre, spera per la scuola dell’infanzia, per il ristorante, per l’ufficio postale, per il bancomat, per il grottino; per tutto cio che cerca di sopravvivere con forza e perché no, spera e crede nel negozio “La Botega da la Lavizzara”.
Quindi detto cio, buona lettura, e grazie per qualsiasi tipo di sotegno da tutti.
IL team Astrid Lorenzetti-Richina
Tanya Scolla
Laura Poncia Andreoli
I cofondatori Foresti Claudio, Maya Poncini, Dayana Franscella, Rotanzi Lauro.
Storia della Casa Moretti e Sede del Negozio
La Cá di Còti
La Cá di Moretti
Nel paese di Sornico, proprio sulla cantonale, sorge Casa Moretti in tutta la sua maestosità con le montagne Pizzo Ruscada, Corona Redorta e Monte Zucchero che le fanno da cornice. Un’enorme casa rosa costruita nel Seicento.
Inizialmente fu la casa del Dottor Pelloni, infatti il lato meridionale della casa è decorato con il blasone della famiglia Pelloni, e troviamo anche un portone che reca la data 1641. In seguito, la casa fu abitata dalla famiglia Cotti (1756-1849), trasferitasi nel corso dell’Ottocento a Locarno. Vi risiedette pure il prevosto Michele Cotti (1802-1882), i cui eredi vendettero tutti i beni posseduti a Sornico. La casa fu acquistata da Provino Moretti (1874-1951) di Linescio nel 1900, da qui l’attuale denominazione di Casa Moretti. (V. Chiesa 1984: LXXI).
La casa sul lato nord delimita la Piazza e confina con la strada che passa all’interno dell’abitato (foto 1). La casa è formata da due corpi congiunti sorti in anni diversi. La parte posteriore è unita con un cavalcavia alla Cá da Tambina; accanto alla vecchia entrata, sul cui architrave è scolpita la data 1634, è inserita una nicchia affrescata con la raffigurazione di una Madonna con bambino e S. Giovanni. Sempre sul lato meridionale oltre il blasone dei Pelloni, troviamo le cariatidi dipinte attorno alle finestre e un finto bugnato d’angolo semplice e una scritta che riporta: “ESTO HIRUNDO PROCUL ANO 164…”, “ESSERE UNA RONDINE A DISTANZA ANNO 164…”. La parte centrale dell’edificio, sul lato nord e ovest, riporta la data 1626 e presenta finestre contornate da graffiti. La facciata rivolta verso la strada ha subito modifiche e aggiunte; in passato presentava un’ampia apertura sotto la quale trovavano ricovero le carrozze ed i cavalli, dove ora sorge la sede del negozio La Botega da la Lavizzara. All’interno la grande casa è servita da due rampe di scale e conserva tutt’ora un’ampia sala con soffitto a volta decorato con stucchi di gusto barocco (foto 5). L’ala sud era provvista di un pozzo per attingere l’acqua, mentre sul davanti si allargava un orto poi parzialmente occupato da piccoli edifici e depositi. Quando nel 1900 la casa passò alla famiglia Moretti divenne una Osteria con Alloggio, al posto dell’orto sorse un bocciodromo e una pista da ballo.
Il negozio come già affermato sorge negli spazi che erano adibiti alle vecchie stalle (foto 2), che in un secondo tempo fungevano da caseificio. Nel 2007 Astrid Lorenzetti-Richina, nuova erede della casa, ristruttura il locale adibendolo a negozio di alimentari e beni di prima necessità. Le due cantine adiacenti, che erano utilizzate un tempo per la stagionatura del formaggio, sono ora parte integrante del negozio. Sono state lasciate al loro stato originale con le pareti annerite dal fumo e dal tempo; in questi originali spazi i clienti trovano frutta, verdura, formaggio, vini e la possibilità di immergersi per un momento nel passato.
[1] Testo tratto da “Repertorio Toponomastico Ticinese” pp. 188-189
Dal 2007 al 2009 Astrid Lorenzetti-Richina gestì il negozio, dal 2009 al 2012 fu gestito da nonna “Paola” la mamma di Astrid, dal 2012 al 2021da Fabrizia Sandrini e dal 2021 al 2023 da Anna Pedemonte.
Perché un negozio in valle…
La domanda potrebbe sorgere spontanea, la risposta anche…perché è comodo, perché è vitale, perché dà vita, perché è un luogo d’incontro; cosa sono un paese di montagna e una valle svizzera senza la loro bottega di paese?
In bottega, la mattina puoi trovarci il pane fresco, puoi conversare con la gente del luogo, puoi conoscere qualcuno, puoi aiutare qualcuno, dalla persona anziana che deve capire la nuova cassa automatizzata, mentre la commessa è indaffarata con un turista che chiede informazioni su qualche luogo da vistare o quale prodotto locale da acquistare.
I bambini possono recarsi da soli a prendere il gelato, l’operaio può andarci a farsi il panino o scaldarsi la “schiscetta”, la mamma con i bimbi può andare a fare la spesa mentre fa la passeggiata mattutina, e approfittarne per incontrarsi con un'altra mamma e continuare la passeggiata. Sono le ore 20:00 di sera e hai finito il latte? Fantastico La Botega di Sornico è aperta, si perché sarà aperta h24, e come la gente risale la valle Maggia e la Val Lavizzara per prendere un prodotto locale dai self-service dei contadini, salirà per prendere quello che gli manca, perché qui siamo aperti.
Dunque, partendo da tutto ciò e altro che si può immaginare e dall’idea nata dall’ultima gerente Anna Pedemonte, si crea la cooperativa La Botega da la Lavizzara, in data 8 marzo 2024, data logicamente non scelta a caso.
La Botega da la Lavizzara vuole proporre come già accennato pocanzi, un’idea di commercio innovativa, puntando su fasce orarie d’apertura più ampie h24, 7 giorni su 7, self-service grazie ad una cassa speciale automatica Bill, che permette ai clienti di essere autonomi, prodotti con prezzi accessibili a tutti, prodotti locali a Km 0, prodotti Ticinesi, frutta e verdura, pane fresco, prodotti di prima necessità e una piccola linea BIO.
La Botega da la Lavizzara offrirà un’unita lavorativa al 100%, suddivisa su 2-3 commesse/i garantendo una presenza di 3-4 ore al giorno, da un segretario/a e da un/una contabile.
In conclusione, la Società Cooperativa “La Botega da la Lavizzara” ha l’obiettivo di offrire un servizio alla comunità della valle, nonché al turismo, di creare un punto d’incontro sociale dalle persone più anziane alle più giovani, creando delle sinergie con gli altri attori del territorio come ristoranti, alpeggi, enti, associazioni e capanne alpine… con i progetti già esistenti sul territorio e progetti futuri.
Il negozio oggi…
Il negozio ad oggi, dopo la ristrutturazione fatta nel 2006/2007 dall’attuale proprietaria Astrid Lorenzetti-Richina nonché presidente della Cooperativa, si presenta come da planimetria[1], con una porta d’entrata con apertura a norma (apertura verso l’esterno), un locale a sinistra con scaffali per prodotti, lavandino con acqua calda e fredda e annesso mobile; in questo locale sarà installata la cassa automatica Bill. Completando gli spazi del negozio a destra abbiamo le due cantine antiche ancora originali, molto belle da vedere per il turista oltre che per conservare frutta verdura e altro. La prima è arredata con scaffali, scansie in legno con ceste in vimini per frutta e verdura, la seconda è dotata di baltre per la conservazione di formaggi, vini e stoccaggio bibite.
L’attuale obsoleta vetrina frigo, crea elevati costi di consumi di energia elettrica, verrà sostituita con una nuova vetrina a colonna per prodotti alimentari e bibite refrigerate.
Si procederà inoltre all’acquisto di un congelatore per carne, pane e varie.
Il congelatore dei gelati verrà fornito gratuitamente da chi fornirà il servizio.
I due frigoriferi presenti in cantina verranno utilizzati in caso di bisogno come deposito per le capanne o altro.
L’affitto sarà di Fr. 450.- al mese per il negozio, la sala Barocca e un deposito. Il contratto avrà valenza 10 anni
Progetti futuri
Nell’attesa di aprire il negozio, oltre che investire del tempo per la ricerca fondi e tutte le scartoffie che ne derivano, stiamo pensando anche a dei progetti futuri che si legano ai progetti già esistenti in valle o per dare un ulteriore servizio ai clienti.
Ecco a voi alcune idee:
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Info point
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Internet caffè (nel negozio o nella sala Barocca)
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Atelier es. corsi di ceramica per grandi e per bambini (nella sala Barocca)
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Noleggio biciclette
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Gran tour de Suisse
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Servizio lavanderia per turisti e non
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…input dei clienti, soci…
Tutto ciò potrà essere di valore sia per le persone che vivono in valle sia per il turismo, saranno delle attività che arricchiscono ciò che è già presente sul territorio.
La zona camper in faccia al negozio creerà clientela alla Bottega e potrà approfittare dei servizi, l’info point utile per il turista e utile per La Botega come aggancio, il servizio lavanderia per zona camper o turista o anche un local con una lavatrice fuori uso,…
La sala Barocca è solo da pulire e preparare, la parte internet sarà già attiva per la cassa Bill, come le due lavatrici già presenti; quindi, non verranno generati ulteriori costi ma portare dei ricavi.
Rückseite, die an die Cà da Tambina grenzt und wo die Madonna mit Fresken bemalt ist. Im Zentrum steht das Cà dei Sgiüméi
Eingang des Ladens
Familie Moretti